A Firenze Pierfrancesco Favino dirige scuola pubblica per attori
Pierfrancesco Favino sale in cattedra a Firenze e dirige”Oltrarno” la Scuola di Formazione del mestiere dell’attore. il bando di ammissione scadrà il prossimo 18 luglio.
La Scuola presenta un percorso di specializzazione e avviamento al lavoro per giovani attori capaci di recepire con duttilità un percorso di formazione innovativo.
Sotto la direzione artistica di Pierfrancesco Favino e con il coinvolgimento di insegnanti di caratura internazionale, particolare importanza sarà data al lavoro su corpo e voce e sull’acquisizione di una forte tecnica di base che consenta ai giovani attori di maturare una libertà e un’autonomia espressive che li renda competitivi anche fuori dal nostro paese. Il Teatro della Toscana, come Teatro Nazionale, ha stabilito diverse e molteplici collaborazioni con realtà teatrali e artistiche internazionali.
E proprio grazie a queste, durante il percorso saranno previsti scambi e sinergie. La formazione non include solo materie e discipline tipiche della pratica attoriale, ma contributi dei vari campi del sapere, dalla storia dell’arte alle scienze.
Grazie alla centralità di Firenze, immaginiamo un percorso in grado di suscitare nei partecipanti il senso di un iter che si rifà al Rinascimento, ai valori dell’umanesimo come formazione spirituale dell’uomo, come conoscenza e ripresa della cultura europea per innovarla ed attualizzarla nel futuro. Una modalità formativa diversa e profondamente connaturata con il Teatro e la Città.
Gli studenti ammessi al corso saranno inoltre impiegati in ogni settore dell’attività del Teatro come in una bottega/apprendistato di qualità.
“Costruire, attraverso la pratica del lavoro, una tecnica solida che consenta ai ragazzi di comunicare pienamente. scrive Pierfrancesco Favino sul sito della Scuola Oltrarno – Usare questa tecnica nei diversi media e nei suoi usi più vari. Sviluppare abilità, mestiere, capacità artistiche e umane. Un bravo attore deve sentire il bisogno di comunicare al pubblico la sua visione del mondo.
La formazione darà ai ragazzi mezzi e capacità per farlo. Tutti gli aspetti dell’insegnamento incoraggeranno i giovai ad essere curiosi, aperti, generosi e collaborativi”.
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Articolo scritto da Redazione PinkItalia